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Nuova sezione Monocicli elettrici self balance attivata, il futuro ha inizio !
 
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Bombardier Traxter Max

Ultimo Aggiornamento: 30/09/2004 19:43
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30/09/2004 10:42
 
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Quaddista
Novellino
Viene dal Canada ed opera a 360° nel settore dei trasporti. Occupa 80.000 dipendenti (45% In Europa), ha fabbriche in 24 paesi nel mondo tra cui l'Italia dove è forte nel settore di interesse storico, quello ferroviario. Bombardier, alle divisioni Aerospace, Transportation, Capital e International, ha affiancato da alcuni anni Bombardier Recreational Products, numero uno nel mondo con le imbarcazioni Sea-Doo nonchè produttore delle motoslitte Ski-Doo e proprietaria Rotax, Lynx, Evinrude e Johnson. Dall'89 si è inserita col proprio marchio nel settore degli ATV e oggi, dopo aver operato un rapidissimo ampliamento di gamma, lancia una provocazione che è una sfida, il quad biposto, il Traxter Max.
Ultima grande ad essersi affacciata al mercato degli ATV, titolare in prima persona delle omologazioni stradali europee dei propri quad, Bombardier non nasconde una posizione polemica con quella concorrenza che omologa due posti dei veicoli progettati per la marcia a solo. Schierata per un "approccio responsabile" funzionale alla sicurezza degli utenti e per lo sviluppo di un mercato sano, Bombardier tiene fede al motto "Follow no one" e propone una nuova filosofia individuata da una precisa impostazione tecnica. Più lungo di 25 centimetri rispetto al Traxter base, il Max ospita il passeggero in posizione centrale tra i due assi e non a sbalzo, su un comodo sellone, con poggiapiedi dedicati e con appigli utili a farlo partecipare alla conduzione sicura del mezzo.
Sicurezza, propositività, capacità di individuare e rispondere alle esigenze dell'utenza sono le armi con cui Bombardier ha affrontato il mercato mondiale degli ATV. In Nord America vale 900.000 pezzi, in Europa, dove la casa di Vancourt è al quarto posto, circa 35.000 nella fascia over 200. E coi suoi due posti "nativi" il Traxter Max rappresenta il veicolo ideale per sfondare sul mercato utility dove al 60% sul quad si viaggia col passeggero.
Il Traxter Max 500 cc. 4x4 sarà immediatamente disponibile dall'importatore Blue Dream che l'ha messo in listino a 12.958 Euro Iva compresa, circa 357 Euro in più rispetto al Traxter base. Sul mercato Italiano arriva insieme al Rally 200 che a sua volta segue l'introduzione con omologazione del top di gamma, lo sport-utility Quest 650 4x4. Poi nel corso del 2003 vedremo gli Outlander, innovativi 400 2WD/4WD, dotato del nuovissimo telaio a elementi centrali che sottolinea la vocazione innovativa Bombardier.

Com'è fatto
DUE POSTI
Il contenuto di novità del Traxter Max si commenta da sé, i 256 mm di "passo" in più rispetto al Traxter sono utilizzati per alloggiare il passeggero su un comodissimo sellone a due piani col peso del corpo che va a gravare all'interno dei due assi. Poggiaschiena, maniglie di appiglio, poggiapiedi e non ultima la posizione rialzata rispetto al conducente permettono a chi sta dietro di partecipare alla conduzione del Max a vantaggio di una guida oltremodo sicura.
La versione biposto del Traxter enfatizza le caratteristiche utility e le specificità di questa linea di ATV Bombardier. A caratterizzare tutti i Traxter c'è innanzitutto un cambio meccanico a controllo elettronico: il cinque marce Rotax effettua progressione e scalata su comando del pulsante "shift" collocato al manubrio, oppure accetta una gestione programmata che esegue autonomamente i cambi di marcia. Il vantaggio è di limitare l'assorbimento di potenza (la massa a secco del Max e di circa 377 chili) e di assicurare una affidabilità totale soprattutto nelle situazioni di lavoro più critiche. La leva a sinistra della plancia seleziona la marcia avanti, i rapporti ridotti, la retromarcia e la posizione di parcheggio che blocca trasmissione e ruote per lo stazionamento sicuro anche in pendio o durante l'uso del verricello (opzionale). A trasferire le prestazioni del monocilindrico Rotax di 498 cc. provvede una trasmissione integrale permanente con asse posteriore rigido e differenziale anteriore auto bloccante. Nessun problema quindi su fango, neve e in generali su terreni senza aderenza anche perché il quattro tempi austriaco è un raffreddato a liquido con tune-up improntato a criteri di grande affidabilità e funzionalità, dotato di doppia accensione a vantaggio dell'erogazione a bassi regimi e con albero motore longitudinale a razionalizzare tutta la trasmissione.
La concezione ciclistica discende dal progetto "step-through" che colloca il motore in posizione centrale per ottenere dietro lo sterzo una apertura trasversale ampia e profonda. Si può dire per questo che il Traxter sta agli ATV convenzionali come lo scooter alla moto, per mettersi in sella basta passare il piede dall'altro lato dello "step through" e ci si ritrova seduti.
Il traliccio tubolare disegna attorno la blocco motore-trasmissione quattro spigoli longitudinali allungati rispetto al Traxter base, regge un avantreno a doppi triangoli oscillanti ed il ponte rigido posteriore a bracci longitudinali con ammortizzatori obliqui in prossimità delle ruote. Classico il serbatoio carburante in zona manubrio, soluzione Bombardier quella del radiatore trasversale posteriore con raffreddamento dinamico (grandi "air-scope" sopra i passa ruota) integrato da un potente elettroventilatore. Tra gli ammortizzatori anteriori e il paraurti viene quindi a crearsi un pozzetto bagagli (il coperchio ha chiusura ermetica) per la trousse degli attrezzi e per l'alloggiamento a riposo del casco che Bombardier invita ad indossare sempre.
I cerchi larghi nascondono e proteggono i due dischi anteriori ed il disco singolo posteriore (ruota destra), i pneumatici sono quelli panciuti tipici degli ATV anche nella versione omologata. Il Traxter Max è disponibile infatti anche in versione senza omologazione che differisce a livello di comandi freni (ai quadricicli è richiesta la frenatura integrale) e nell'impianto elettrico.
Particolarmente nutrito l'elenco degli optional che spazia dai classici verricelli elettrici (due portate) al navigatore satellitare Garmin per arrivare alle pale da neve passando per il kit plastiche mimetico fino al parabrezza, al telo protettivo oppure ai semplici paramani.

come va
DOPPIO GUSTO
Alzi la mano chi non vorrebbe avere in box un bel Traxter Max. Perfettamente trendy un giro in centro a Milano per l'happy hour oppure a Bormio o Courmayeur nel periodo invernale o ancora per un passaggio sul lungomare di Rimini la notte di ferragosto. Rigorosamente e comodamente in due.
Fino all'avvento del Traxter Max, alloggiare in passeggero era un'impresa. Niente spazio per i piedi, comfort tendente zero per entrambi e sicurezza pesantemente intaccata da un carico sbilanciato verso, se non oltre, l'asse posteriore. Col Max è un'altra musica. Il poggia piedi rialzato offre al nostro "secondo" una staffa utile a scavalcare la sella dove si accomoda con estremo piacere trovando un pregevole cuscino poggia schiena al posto del rude traverso del portapacchi. I maniglioni e la posizione rialzata sono ottimali per il passeggero e di riflesso per il guidatore che si trova a manovrare avendo con sé un vero copilota. Ora ci si diverte anche a stare dietro. Il feeling è ottimale, la sicurezza tutta quella possibile e anche di più visto che il passo lungo e la collocazione dei pesi aumentano la stabilità.
Il pollice destro sull'acceleratore e quello sinistro sul pulsante "shift" del cambio e il gioco è fatto. Il Traxter non nasce come veicolo sportivo, ha una guida non leggerissima che richiede decisione ma diverte un sacco soprattutto chi con gli ATV non ha troppa dimestichezza. Chi lo affronta per la giusta natura cioé come veicolo utility troverà piacevole il cambio con selettore elettronico per le modalità sequenziale o automatico. Nel primo modo è il guidatore a scegliere la marcia, up e le marce salgono, down e scendono; nella seconda opzione la gestione è completamente affidata alla gestione elettronica.
Il motore è molto pastoso e discretamente performante, tira in ogni marcia proponendo una erogazione lineare. La trazione 4x4 permette ogni tipo di fondo, passo lungo e massa propongono una conduzione guidata piuttosto di una guida di potenza. Allo stesso modo non bisogna commettere l'errore di chiudere il gas in curva, meglio tenere in trazione le ruote.
Le ridotte sono di aiuto nelle situazioni limite dove, unite al differenziale autobloccante, garantiscono un'ottima trazione anche su fondi difficili quali fango e neve.

(___DISCLAIMER___articolo tratto da motocross.it non viene indicato copright internet nasce come scambio di informazioni non è intenzione della scrivente autore del post appropriarsi delle proprietà intellettuali dell'autore dell'articolo ma di renderlo visibile sul forum solo a favore di una maggiore diffusione, se tal cosa lede i diritti segnalarlo sul post e verrà prontamente eliminato. Cordialmente)
Ogni mattina una quadricilindrica si sveglia e si accorge che gli manca coppia. Ogni mattina una bicilindrica si sveglia e si accorge che gli manca potenza. Non importa che tu sia quadricilindrica bicilindrica .......comincia a correre"
30/09/2004 15:44
 
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30/09/2004 19:43
 
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Ciao a tutti,ringrazio i due fratelli per l'ottimo lavoro

Ciao

Davide
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