Elementi di base per la corretta gestione delle batterie al piombo.

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MaxThorton
00sabato 8 dicembre 2007 20:51
Salve



Le batterie montate sulla maggioranza dei vecioli a motore sono dei semplici accumulatori di corrente continua in B.T.
Come tutti gli accumulatori necessitano di manutenzione e di alcune elementari precauzioni nell'impiego.

Focalizzando il discorso sulle batterie fornite in dotazione sugli atv, esaminiamo alcuni punti di congrua importanza.

Salvo modifiche o installazioni speciali sugli atv possiamo usualmente trovare batterie con elementi al piombo in immersione elettrolitica.
Durante la prima messa in opera iniziale si deve anzitutto verificare che l'accumulatore si stato fornito vuoto e perfettamente sigillato. I costruttori in genere consegnano le batterie vuote dal relativo liquido. Ciò avviene per ragioni di normative sulla sicurezza dei trasporti e per una questione logistica di stoccaggio.
In fase di messa in opera quindi, andremo a rimuovere i sigilli di trasporto che sono posti sui fori di immissione del liquido. Quindi si andrà a versare l'elettrolito fornito in dotazione. Se quest'ultimo invece non è previsto nella confezione si dovrà acquistare, presso un qualsiasi autoricambi o elettrauto una bottiglia di "elettrolito per batterie". Attenzione però! Non si adoperi l'acqua demineralizzata! Nella messa in opera si deve usare l'elettrolito. Proprio per dar via alla famosa "elettrolisi" che genera la corrente.
Ritengo importante spendere due parole di esortazione alla massima cautela quando si maneggia questo liquido. Esso è fortemente corrosivo e irritante, attenzione a non farlo schizzare quando lo si versa, ed ancor più attenzione ad evitare contatti con la pelle. Inoltre, quando l'elettrolito viene versato negli elementi della batteria, da luogo ad un lieve ribollimento che provoca l'esalazione di una piccola quantità di vapore irritante, non tenete vicino la faccia!

Dopo aver riempito tutti gli elementi fino al livello massimo indicato attendere almeno 10 minuti. Trascorso questo tempo, con molta probabilità il livello sarà calato, causa assestamento del liquido in ebollizione. A questo punto ricontrollate il livello e rabboccate con altro elettrolito ove necessario. Successivamente lasciate riposare la batteria almeno 4-5 ore senza i tappi.
Il passo successivo e la ricarica. Attenzione! è molto frequente che la batteria produca corrente a pieno regime non appena si termina la carica del liquido. Molte persone credono che sia già pronta all'uso così com'è. Ciò è errato! La messa in servizio senza un adeguata carica iniziale può comportare una drastica riduzione della vita operativa dell'accumulatore.
Pertanto, ad ogni buon conto, si provveda a mettere in carica lenta la battera dopo il riempimento di liquido e la stabilizzazione di quest'ultimo.

Il periodo di carica varia da batteria a batteria, normalmente è indicato sul foglio di istruzioni fornito a corredo. In mancanza di quest'ultimo si consideri un periodo di almeno 12 ore. Al termine la batteria potrà essere installata sul veicolo.

Quando si sostituisce la batteria è importante, in particolar modo quando il cambio avviene dopo molto tempo dal precedente, controllare lo stato d'usura dei morsetti. Se sono ossidati possono essere spazzolati e lucidati, se invece, (soprattuto nel caso del positivo) sono corrosi è bene sostituirli.
Rimontando la batteria è utile proteggere i morsetti con del grasso apposito, in alternativa in commercio esiste un lubrificante spray chiamato WD 40, che in base all'esperienza di chi scrive, è il miglior prodotto per la protezione dalla corrosione e dall'ossido. Lo si può spruzzare bene sulle superfici di contatto dei morsetti prima di rimontarli.
Se la batteria presentava morsetti fortemente ossidati controllare, prima di rimontare la nuova, che il suo alloggiamento non si sia contaminato con dell'ossido. Questa verifica è maggiormente importante nei casi in cui l'alloggiamento della batteria sia metallico. L'ossido potrebbe aggredire e corrodere anche quest'ultimo generando nel lungo periodo ulteriori danni. Un controllo all'alloggiamento è utile anche per rimuovere eventuali depositi di sporcizia e acqua.

Altro importante capitolo nella corretta gestione di una batteria è il rimessaggio in caso di lunghi periodi d'inattività del atv.
La prima, basilare regola è scollegare la batteria dai cavi. Staccare prima il polo positivo e quello negativo, veririficare l'integrità dei morsetti, pulirli e lubrificarli. Se il luogo di rimessaggio del veicolo è un garage o comunque un luogo in cui la temperatura potrebbe scendere molto è bene rimuovere la batteria e collocarla in un ambiente ove la temperatura non scenda mai sotto i 10-15 gradi.
Sarebbe opportuno effettuare una ricarica lenta di 24 ore prima del rimessaggio invernale. Se si possiede un mantenitore sarebbe ottimale lasciarlo collegato alla batteria per tutto il tempo dello stoccaggio. Come suggerisce il nome stesso, questo dispositivo fornisce una carica molto tenue, che si rivela fondamentale per mantenere la batteria sempre in perfetto livello di tensione. Diversamente ci si limita a coprire la batteria con un panno avendo, se possibile, l'accortezza di lasciarla appoggiata su di una tavoletta di legno o un piano di sughero.
Dopo alcuni mesi, quando si andrà a riprendere la batteria, si effettuerà una seconda ricarcia lenta di 24 ore e si verificherà il livello del liquido, rabboccando eventualmente con acqua distillata.

Indipendentemente da tutto quanto sopra esposto, ogni 5 o 6 anni al massimo, le batterie al piombo devono essere sostituite poichè gli elementi interni vanno soggetti ad un decadimento naturale, che attenua gradualmente i processi di elettrolisi.
mariofer
00sabato 8 dicembre 2007 21:24
Bravo Max!!!!
Permettimi di esprimerti tutta la mia stima per l'esposizione esperta e circostanziata della problematica batteriologica [SM=g27811] [SM=g27811]
Aggiungerei però un piccolo consiglio ad usum pollastros, che non sono i possessori di Polaris, ma i "briccolatori casalinghi" di qualsiasi marca.
L'impiego di batterie "secche" ovvero vuote, come giustamente esponi, può indurre in errori a volte irreparabili, e magari anche pericolosi.
Giusto ieri, ho comperato una bella Varta YTX12 per il mio MXU che è venuta
"secca" ma corredata dal barattolo a 6 cilindri di elettrolita già pronto.
Non è la prima volta che mi capita un gioco del genere.
Dunque, come sai, basta piantare il barattolo con le sue 6 bocche nei corrispondenti orifizi dell batteria e poi....
glob glob glob nel giro di 5 minuti si beve tutto.
Lasci riposare per una mezz'oretta, pianti accuratamente i tappi sugli orifizi degli elementi;
e poi metti in moto.
Magico no????

Aggiungerei come consiglio finale, di orientarsi su marche piuttosto
blasonate tipo Varta, Yuasa, Bosch... in quanto i vari "figli di nessuno",
anche se con notevoli differenze di prezzo, sono raramente all'altezza.
.... o no?.....
Con tutta la mia stima
Mario
MaxThorton
00domenica 9 dicembre 2007 11:18
ADDENDUM:

Prendendo spunto dall'esperienza postata da Mariofer, trovo utile ricordare che le fiaschette predosate di elettrolito si stanno diffondendo sulle batterie "ready to go" in circolazione.

L'esperienza d'officina ha comunque insegnato che un periodo di riposo dopo l'aggiunta del liquido, seguito dalle canoniche 24 ore di ricarica lenta, aumenta considerevolmente la vita della batteria.
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