Si tratta di fisica di base.
Un corpo si dice in condizione di equilibrio stabile quando la proiezione del suo baricentro ricade all'interno della base di appoggio.
La regola vale anche per la guida di un atv. Per compensare o contrastare la tendenza al ribaltamento il pilota usa la sua massa corporea quale sommativa alla massa del veicolo. Ovvero ci si proietta in avanti in salita, in dietro in discesa, di lato quando si guida di costa.
In termini più pratici "ci si butta sempre a monte".
Chiaramente un pilota di corporatura più massiccia influirà maggiormente sulle tenuta del veicolo, aumentando al contempo la motricità. Viceversa un pilota esile e leggero potrebbe incontrare maggiori difficoltà ad eseguire certe manovre, a parità di peso del atv.
Per inciso debbo aggiungere che esistono anche discorsi di massa dinamica e spinta dinamica che possono, in talune situazioni, andare a contrastare la tendenza al ribaltamento. Sono comunque discorsi che non si applicano alla guida di un atv.
Traducendo a livello pratico quanto sopra concludo affermando che è bene tenere sempre a mente la regola del saper "sentire" la o le ruote più a monte volta per volta.
Poi l'esperienza dovrebbe essere utile per poter valutare con precisione un passaggio con uno sguardo. Prima di trovarsi in guai seri.
Max Thorton
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